Nomikai: Luci e Ombre della Tradizione Giapponese del Bere
Il Nomikai (飲み会) è una tradizione profondamente radicata nella cultura giapponese che riguarda gli incontri sociali basati sul consumo di alcol tra colleghi di lavoro, compagni di università o membri di un club o circolo. Questi eventi, che si svolgono tipicamente dopo il lavoro o dopo le lezioni, offrono un'occasione per rompere le barriere formali e gerarchiche, permettendo ai partecipanti di conoscersi meglio in un contesto più rilassato e informale. Tuttavia, il Nomikai non è solo una semplice occasione di svago; rappresenta un aspetto importante della vita sociale e lavorativa giapponese, con le sue regole, le sue aspettative e, purtroppo, anche le sue pressioni.
Questo articolo esplora a fondo il mondo del Nomikai, analizzando i suoi aspetti positivi e negativi, e come la cultura giapponese del bere stia evolvendo nel tempo.
Le Origini del Nomikai: Dalle Università agli Uffici
In Giappone, la cultura del Nomikai non inizia nel mondo del lavoro, ma spesso durante gli anni universitari. Nonostante la legge giapponese fissi l'età legale per il consumo di alcol a 20 anni, molti giovani giapponesi iniziano a bere già a 17 o 18 anni, quando entrano all'università. Qui, il Nomikai diventa un passaggio quasi obbligato per l'integrazione sociale.
Questi incontri alcolici non coinvolgono solo i compagni di classe, ma anche i membri di vari circoli o club universitari, noti come Circle (サークル). I Circles sono gruppi di studenti che condividono interessi comuni, come sport, musica o altre attività ricreative, e che organizzano regolarmente eventi sociali, spesso accompagnati da abbondanti quantità di alcol.
Durante questi incontri, è comune che i partecipanti si sfidino a bere grandi quantità di alcol. I nuovi studenti, desiderosi di integrarsi e di essere accettati, spesso si sentono spinti a partecipare a questi riti, anche se non sono abituati a bere. Questo può portare a comportamenti eccessivi e, in alcuni casi, a situazioni pericolose. Questi incontri, però, rappresentano un preludio a ciò che li aspetta una volta entrati nel mondo del lavoro: il Nomikai diventa una sorta di palestra sociale in cui i giovani giapponesi imparano le regole implicite del bere collettivo.
Nomikai nel Mondo del Lavoro: Una Tradizione Aziendale Radicata
Nel contesto lavorativo, il Nomikai assume un significato ancora più profondo e formale. Viene spesso visto come un’estensione del lavoro, un’occasione in cui colleghi e superiori possono discutere in modo informale e superare le barriere gerarchiche. La rigidità e il formalismo che caratterizzano l’ambiente di lavoro giapponese si sciolgono attorno a un tavolo, facilitando la comunicazione e la creazione di legami più forti tra i membri del team.
Un aspetto interessante del Nomikai è il ruolo tradizionalmente assegnato ai partecipanti, soprattutto alle donne più giovani. In molti casi, è considerato dovere della donna più giovane al tavolo versare le bevande per gli altri, assicurandosi che i bicchieri non siano mai vuoti. Questo gesto, oltre a rappresentare un segno di "rispetto", dimostra la forza dei legami gerarchici, anche in un contesto più informale, e la natura sessista del Paese.
Tuttavia, questa pratica di Nomikai è anche una una forma di pressione sociale, in cui le donne sono costrette a giocare un ruolo subalterno. Nonostante alcune aziende stiano cercando di modernizzare questi rituali, la tradizione persiste, e con essa le dinamiche di potere che rappresenta.
Gli Aspetti Negativi del Nomikai
Mentre il Nomikai può facilitare la coesione sociale e il team building, non si possono ignorare i suoi aspetti negativi. Uno dei principali problemi è la pressione a bere, un fenomeno così diffuso che in Giappone esiste persino un termine per descriverlo: "Aruhara" (アルハラ), abbreviazione di "alcohol harassment". Questo termine si riferisce alla pressione esercitata sui partecipanti affinché bevano, anche quando non lo desiderano. Rifiutare un bicchiere può essere visto come un gesto di rifiuto verso il gruppo, mettendo la persona in una posizione scomoda.
Il Nomikai è spesso organizzato in izakaya (居酒屋), locali tipici giapponesi che offrono cibo e bevande in un'atmosfera informale. Molte izakaya offrono opzioni di nomihodai (飲み放題), cioè "all you can drink", che incentivano ulteriormente il consumo eccessivo di alcol. Questo può portare a serate in cui i partecipanti bevono molto più del normale, con conseguenze che vanno dal semplice mal di testa del giorno dopo a problemi di salute più gravi.
Mentre durante il giorno la società giapponese è nota per la sua rigidità e disciplina, il venerdì sera le strade di molte città giapponesi, come Tokyo e Osaka, si riempiono di persone visibilmente ubriache, spesso incapaci di tornare a casa senza l’aiuto di un taxi. Questa dicotomia tra il rigore quotidiano e l'eccesso alcolico del fine settimana evidenzia le contraddizioni della cultura del Nomikai e del bere in Giappone.
La Giovane Generazione e il Cambiamento del Nomikai
Negli ultimi anni, la cultura del Nomikai sta subendo un cambiamento significativo, grazie alla nuova generazione di lavoratori. I giovani giapponesi, influenzati da un contesto globale sempre più consapevole dei rischi legati all'alcol e attento al benessere personale, stanno iniziando a distanziarsi da questa tradizione.
Il movimento del "sober curious" ha preso piede anche in Giappone, spingendo molti a ridurre il consumo di alcol o a rinunciarvi completamente. Questo cambiamento si riflette anche nelle abitudini lavorative, dove la partecipazione ai Nomikai non è più vista come un obbligo inderogabile. Molte aziende, consapevoli dei cambiamenti culturali, stanno iniziando a rivedere il loro approccio, offrendo alternative come eventi sociali senza alcol o attività di team building più orientate al benessere.
Inoltre, con l'aumento del lavoro da remoto e il cambiamento delle dinamiche lavorative post-pandemia, il Nomikai tradizionale sta perdendo il suo ruolo centrale. I giovani preferiscono dedicare il loro tempo libero ad attività che rispecchiano i loro interessi personali piuttosto che partecipare a incontri sociali legati al lavoro.
La Cultura del Bere in Giappone: Un Paese in Evoluzione
Il Giappone ha una lunga tradizione legata al consumo di alcol, che va ben oltre il Nomikai. Bevande come il sake, la birra e il whisky giapponese sono parte integrante della cultura locale, e il bere è spesso associato a momenti di festa, celebrazione e rilassamento. Tuttavia, anche questa cultura è in evoluzione.
Mentre le generazioni precedenti vedevano nel bere un momento di socializzazione essenziale, le nuove generazioni stanno rivalutando questo rapporto. La crescente consapevolezza dei rischi legati all'alcol, insieme a un maggiore interesse per la salute e il benessere, sta portando a una diminuzione del consumo pro capite di alcol in Giappone. Allo stesso tempo, la diversificazione dell'offerta di bevande, con un aumento delle opzioni analcoliche di alta qualità, sta offrendo nuove possibilità per chi vuole godersi un momento di socialità senza necessariamente bere alcol.
Conclusione
Il Nomikai rappresenta una parte importante della cultura sociale e lavorativa giapponese, con le sue luci e ombre. Sebbene possa facilitare la creazione di legami e offrire un'opportunità per superare le barriere gerarchiche, non si possono ignorare i problemi legati alla pressione sociale, al consumo eccessivo di alcol e all'impatto sulla qualità della vita.
Con il cambiamento delle abitudini e delle mentalità delle nuove generazioni, la cultura del Nomikai è destinata a evolversi. La crescente attenzione al benessere personale e l'emergere di alternative al tradizionale incontro alcolico indicano che il Giappone sta esplorando nuovi modi di socializzare, più in linea con le esigenze e i desideri dei suoi giovani. In questo contesto, il Nomikai potrebbe trasformarsi in un evento meno vincolante e più inclusivo, adattandosi ai tempi che cambiano senza perdere del tutto il suo valore tradizionale.
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