Cocktail con Sake: perché il Genshu è perfetto per l’Highball
Negli ultimi anni in Giappone si è affermata una nuova tendenza che riguarda il sake: il Nihonshu Highball 日本酒ハイボール (o Sake High 酒ハイ). È un modo semplice e sorprendentemente moderno di bere sake, e sta guadagnando spazio nei bar e negli izakaya. Per capirne il senso bisogna guardare alla storia recente del nihonshu.
Sake e la sua reputazione “difficile” in Giappone
Per molti giapponesi, il sake non è una bevanda di moda. Al contrario, viene spesso percepito come vecchio stile, un po’ “pesante”, legato all’immagine del drink caldo, dall’odore forte di alcol, bevuto dagli uomini più anziani. Questa reputazione lo ha penalizzato soprattutto con le nuove generazioni, che hanno preferito birra, shochu, vino o whisky.
Proprio per questo motivo, molti produttori e ristoratori hanno iniziato a cercare nuovi modi per proporlo. L’idea del Sake Highball nasce qui: ribaltare l’immagine del sake e offrirlo in una forma fresca, leggera e più vicina al gusto contemporaneo.
Perché il Highball piace così tanto
Il whisky highball è da decenni un pilastro della cultura giapponese del bere. È considerato perfetto per l’aperitivo: frizzante, dissetante, non troppo alcolico e sempre in equilibrio con il cibo. Lanciando l’idea di un Highball a base di sake, i locali hanno voluto replicare quel successo.
Il risultato funziona: il Nihonshu Highball abbassa la percezione alcolica, mette in evidenza aromi che a volte si perdono bevendo sake caldo, ed è estremamente rinfrescante. In questo modo un drink che spesso veniva percepito come “troppo forte” diventa accessibile anche a chi non beve regolarmente sake.
Perché scegliere il Genshu
Personalmente credo che per un Highball la scelta migliore sia il Genshu 原酒, ovvero il sake non diluito. A differenza della maggior parte dei nihonshu, al Genshu non viene aggiunta acqua dopo la pressatura, quindi mantiene una gradazione alcolica più alta e una struttura più piena.
Questo fa tutta la differenza in un Highball. Quando diluisci 1:1 con la soda, un sake normale rischia di risultare troppo debole o piatto. Il Genshu, invece, mantiene corpo, intensità e aromi, regalando un drink che resta equilibrato e mai anonimo. In sostanza, non si perde nulla, anzi: la carbonazione aiuta a portare in superficie aromi e sensazioni che altrimenti resterebbero nascosti.
Un esempio: Ohmon Daiginjo Extra Dry
Un sake che consiglio per questa preparazione è l’Ohmon Daiginjo Extra Dry. È un daiginjo elegante ma secco, con note aromatiche raffinate e un finale pulito. È proprio questa sua natura asciutta che lo rende perfetto in versione Highball: diluito con la soda non si appiattisce, ma mantiene freschezza e carattere. Potete trovarlo qui:
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Ricetta rapida
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Rapporto: 1:1 — Genshu : seltz (es. 60 ml Genshu + 60 ml seltz).
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Ghiaccio: abbondante, meglio un grande cubo che mantiene freddo più a lungo.
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Aroma: una spremuta leggera di limone se lo desideri (personale: mi piace, ma non è obbligatoria).
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Bicchiere: long drink / highball glass
Questo è quanto — semplice, efficace e replicabile.
Abbinamenti pratici
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piatti di pesce crudo o cotto leggero;
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tempura e fritti leggeri (la carbonazione pulisce il palato);
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formaggi freschi e piccoli assaggi per aperitivo.
In Italia il formato si presta molto bene all’aperitivo: meno alcol percepito, facilità di abbinamento, appeal “nuovo”.
In sintesi
Il Nihonshu Highball sta vivendo un momento di crescita in Giappone perché sfida la vecchia immagine del sake, troppo legata al passato e al consumo tradizionale. Con la soda, il sake diventa più leggero, più accessibile e decisamente moderno, senza perdere identità. Il Genshu, grazie alla sua forza e al suo corpo, è la scelta perfetta per questo tipo di cocktail: mantiene equilibrio e intensità anche dopo la diluizione.
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