Dal Giappone alle Marche: un’esperienza unica tra sake, vino e cucina locale
Una serata speciale, un incontro tra culture e sapori.
Presso Lumière Bottega Pop, Nippo Sakaya ha presentato un evento dedicato all’incontro tra vino giapponese e cucina marchigiana: un’occasione per mostrare come l’eleganza e la complessità dei vini e dei sake giapponesi possano dialogare perfettamente con la tradizione gastronomica italiana.
Un ringraziamento speciale va a Massimo di Lumière per l’ospitalità e a tutti coloro che hanno partecipato con entusiasmo, curiosità e spirito aperto!
I vini e i sake protagonisti
La degustazione ha aperto con due vini firmati Lumière Winery:
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Lumière Sparkling Orange, serviti con salumi locali. La freschezza, la lieve tannicità e il profilo agrumato hanno creato un equilibrio sorprendente con la sapidità dei salumi marchigiani.
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A seguire, Lumière Ishigura Wine, elegante e succoso, abbinato a una lasagna marchigiana dal sapore pieno e autentico. L’abbinamento ha dimostrato come il vino giapponese sappia adattarsi perfettamente anche ai piatti tradizionali italiani.
Il gran finale è stato dedicato al sake.
Il Suginishiki Bodaimoto, servito freddo, ha trovato un accordo straordinario con una selezione di pecorini marchigiani: dal fresco al più stagionato, fino a quello con un tocco di peperoncino.
Sake e formaggi: un abbinamento ancora da scoprire in Italia
In Giappone, negli Stati Uniti e in Francia, l’abbinamento sake e formaggio è già considerato una delle nuove frontiere del pairing gastronomico. In Italia, invece, è ancora poco esplorato — ma il risultato di questa serata ha dimostrato quanto possa essere naturale.
Il Bodaimoto, con la sua acidità e la ricchezza di umami, ha esaltato ogni tipo di pecorino:
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con quello giovane ha creato un contrasto fresco e vivace;
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con quello stagionato, un dialogo profondo tra sapidità e morbidezza;
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con il pecorino al peperoncino, un equilibrio perfetto tra calore e freschezza.
Un abbinamento che ha sorpreso tutti per armonia e pulizia del palato — un chiaro segnale che il sake può trovare spazio anche nella tavola italiana, accanto a vini e piatti di tradizione.
Oltre la cucina giapponese
L’obiettivo dell’evento era chiaro: mostrare che i vini e i sake giapponesi non devono essere confinati al contesto della cucina nipponica. Le loro caratteristiche — acidità bilanciata, finezza aromatica, capacità di pulire e preparare il palato — li rendono ideali per accompagnare una vasta gamma di piatti italiani, dai primi ai salumi, dai formaggi alle carni bianche.
In questo senso, il successo della serata rappresenta un piccolo passo avanti verso una nuova consapevolezza gastronomica: quella di un bere giapponese che parla la lingua della cucina italiana.
Un invito a collaborare
Per Nippo Sakaya, questo evento è stato non solo un ringraziamento ma anche un punto di partenza.
Il pubblico ha mostrato curiosità e apprezzamento per la qualità dei prodotti e per l’equilibrio negli abbinamenti — un segnale forte per il mondo della ristorazione, dell’hotellerie e delle enoteche italiane.
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Restate connessi
L’evento “Il vino giapponese contamina la cucina marchigiana” è solo il primo di una serie di appuntamenti pensati per far conoscere il mondo del sake e del vino giapponese in Italia.
Restate sintonizzati per i prossimi eventi firmati Nippo Sakaya — tra nuove scoperte, abbinamenti sorprendenti e tanta voglia di condividere il gusto autentico del Giappone.
Arigatou e kanpai a tutti voi! 🍶💛
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