Il Suginishiki Bodaimoto Junmai è un sake che celebra una tecnica di fermentazione antichissima: il Bodaimoto. Questo metodo, nato nel periodo Muromachi e perfezionato dai monaci del tempio Shoryaku-ji, prevede l’uso di un’acqua di fermentazione lattica ottenuta mettendo a bagno il riso cotto e crudo per alcuni giorni. Questo processo naturale favorisce la crescita di lattobacilli, creando un ambiente ideale per la fermentazione senza l'aggiunta di acidi artificiali.
Il risultato è un sake dal profilo fresco e ricco di umami, con una piacevole acidità che esalta la pulizia del sorso. Il Suginishiki Bodaimoto Junmai, con un grado alcolico moderato (14%), offre un equilibrio perfetto tra eleganza e bevibilità. Da servire freddo o a temperatura ambiente.
Il Bodaimoto è il metodo più antico di produzione del sake, nato oltre 500 anni fa al tempio Shōryaku-ji di Nara. La sua particolarità è la creazione della soyashi-mizu, un’acqua acidificata naturalmente grazie alla fermentazione lattica che avviene mettendo in ammollo riso cotto e crudo. Questa acidità protegge la fermentazione e dà vita allo shubo (starter del sake), rendendo possibile la produzione anche al di fuori dei mesi invernali.
Il risultato è un sake dal profilo unico: ricco di umami, con un’acidità vivace e grande equilibrio, ideale servito freddo. Raro e affascinante, il Bodaimoto rappresenta un vero viaggio alle origini della tradizione giapponese.
Grazie al suo profilo ricco di umami e alla sua acidità bilanciata, il Suginishiki Bodaimoto Junmai si abbina bene a una varietà di piatti. Nella cucina giapponese, è perfetto con yakitori di carne scura, miso dengaku o pesci marinati. Per la cucina italiana, si sposa magnificamente con formaggi stagionati, risotti saporiti come quello ai funghi porcini e piatti a base di carni bianche in umido. Da servire fresco a temperatura ambiente per apprezzarne al meglio la complessità.